POESIE
L'ULTIMA DIFESA di AGOSTINI Alessandro (Serravalle
Pistoiese)
Eh sì, da vecchi si dorme molto meno;
la morte, ad ogni notte, s'avvicina.
La si sente. Come fosse su di noi sospesa.
Allora si preferisce star lì di sentinella
che' giammai vorremmo essere colti di sorpresa.
Ma paziente è l'avversario e oltremodo astuto,
inevitabile dunque che indovini il giusto varco
nel nostro approntamento di difesa.
Solamente attende il momento più propizio
per sferrar l'attacco. Per portarci offesa.
Forza preponderante.
Ineluttabile la resa.
FINO IN FONDO di ANDREI Rodolfo (Roma)
Fino in fondo ti ho accarezzata
delicatamente come un fiore.
Fino in fondo ti ho protetta
dolcemente come una margherita.
Fino in fondo ti ho annusata
profondamente come un petalo di rosa.
Ed ora, che non ci sono più petali né fiori,
mi resteran nel cuore solo i tuoi odori,
che culleran, come un abbraccio materno,
ogni istante del mio freddo inverno.
Ciao Mamma, un bacio.
NEL CIEL RISPLENDERA' IL SOLE di BADARAN Giulia
((Carbonara Scrivia). - MINORENNE -
Sicuramente andrà tutto bene
non lo lasceremo fare il suo brutto dovere,
mi mancano tanto i banchi di scuola
però a casa il computer mi consola.
E' arrivato in fretta e senza preavviso
e ci ha portato le lacrime salate sul viso
è molto potente, ha pure la corona,
cattivo e deludente, ferisce ogni persona.
Ci ha portato tanto ma non come regalo
paura e tristezza, lacrime e amaro
ma arriverà il giorno in cui lo cacceremo
lui scapperà via, noi tutti quanti vinceremo.
Lo so che nel ciel sereno risplenderà il sole
che ci regalerà un mondo di amore.
PROCESSO RINVIATO di BERNINI Domenico di Tortona
Si è tenuto oggi il processo contro
Renata Bridoni (50),
accusata di aver causato a
Gianni Maffei (56)
pene d'amore, guarite in 90 giorni.
Il 13 luglio
presso la discoteca "Casquet"
Strada Statale 3,
terminata una bachata
verificavasi tra i due
un bacio
- Appassionato sescondo il Maffei;
onesto, secondo lei -.
Dopo, la donna
spariva, senza parola.
Il processo è stato rinviato dal giudice che,
ripensando alla sopracitata serata,
commuovevasi al ricordo delle
parole (10542)
e dei
baci (25),
intercorsi tra lui e la Bridoni
tra le 22 e le 23,30
in un'aria fresca a serena,
secondo i testimoni.
FIORE SOLITARIO di BORILE Stefano (Levico Terme)
I tuoi occhi sono un fiore
e mi invadono con lampi di colore.
Io ascolto,
mentre ti accarezzo la fronte.
Un fiore solitario
Spettatore.
Un letto nella penombra,
mille pensieri senza parole.
Tanti ricordi
come fotografie inscatolate.
Ascolto,
ogni tuo gemito,
ogni tuo lamento.
Come un saluto
il tuo sorriso
ha un nuovo colore.
MIA di DAVIO Maria Cristina
Mia.
E se ne va via...
Leggiadra volteggia qua e là come una farfalla,
come una carezza data furtivamente.
Quando s'incammina, sembra voler danzare...
Si chiama Mia, ed è la mia cucciola.
Un chihuahua di minute proporzioni con il manto color
cerbiatto ed il musino che ne è il ricalco.
Le zampine sono anche esse esili e, le caviglie ricordano le
danzatrici classiche.
Il petto è un quadro !
Sembra ritratto dal gran pittore d'Urbino...beige con i profili
bianchi, ricamo che sembra voler simulare un davantino di
dame ottocentesche.
La personalità la contraddistingue : un fiume in piena che
non vede fine.
CANTIAMO ALLA FELICITA' di GOVI Patrizia (Tortona)
Felicità è capire ben Nietzsche
per quello che dice,
la felicità è giocar con Talete
per quattro monete,
la felicità è sbuffare a Cartesio
perché è un po' vanesio,
la felicità, felicità !
Felicità è ammirare Plotino
gustando un budino,
la felicità è studiar Galileo
e di ciò che fu reo,
la felicità è cercar l'Ideale
che per Hegel è normale,
la felicità, felicità !
Felicità è studiare Agostino
mangiando un panino,
la felicità è avere Tommaso
in punta di naso,
la felicità è capire Bacone,
Bruno e Platone,
la felicità, felicità !
Senti nell'aria c'è già
la filosofia che porterà
felicità !
PARTECIPAZIONE ALLA NATURA di LA GROTTA Riccardo
(Alessandria)
Meditando sulla filosofia, da un paesaggio quasi astratto
prende vita la riflessone sull'interconnessione tra animo
umano e natura.
Nulla di più definitivo appare
agli occhi d'un immensa distesa
di nebbia: al cielo resta appesa
la sola sagoma di creste chiare.
E non il sorriso del saggio vecchio
il quale, giunto a pace con se stesso
vede ciò con sentimento represso
per cui alcun lampo gl'attraversa occhio
ma tale passaggio fascinoso
in me suggerisce anzi suggestione
sconosciuta all'anziano disilluso.
E mi chiedo così come sentirsi
parte della meraviglia che si vive
senza per essa sempre stupirsi.
CENTO PAROLE di MAFFEZZOLI Anna Maria (Garda)
Cento parole
corrono nella mia mente
con allegria giocano
chiamando la gente.
Cinguettano nel lallare
componendo canzoni
che avvolgono nel sonno
certamente bimbi buoni.
Con loro posso scrivere
contenuti intelligenti
costruire un passato
coinvolgendo i sentimenti.
Cinque minuti
cercano soltanto
centrate lo sguardo
convergetelo sul foglio.
Chiedono ascolto le impertinenti
chiamando con forza le vostre menti
cercano occhi attenti
che sappiano decifrare.
Come, siete distratti ?
Certamente vorrete
Capire i fatti.
Cosa può una parola ?
Cambia un significato,
compone una storia
costruisce un afflato,
chiede ascolto perché già
conosce il finale
certamente qualcuno c'è
che la ascolterà.
IL NOSTRO SORRISO – MINI FAL di Tortona
Il sorriso è una cosa bella, luminosa, rende sereni, rende
felici,
trasmette emozioni, trasmette allegria.
Il sorriso mi ricorda una canzone.
Posso sorridere per una barzelletta divertente,
un regalino inaspettato e per questo molto speciale,
una rosa da offrire.
Mi fa sorridere Stella perché mi vuole bene,
è la mia compagna del cuore.
Col sorriso si può comunicare:
quando sei triste e hai il buio dentro, un sorriso risveglia
l'anima.
E in questi giorni
in cui la vita è molto difficile e piena di ostacoli,
coperti da mille mascherine
noi continuiamo a sorridere, perché sorridiamo...
anche solo con gli occhi.
UN CUORE SPECIALE – MINIFAL (Tortona)
Il nostro cuore è speciale:
il mio è innamorato di Jenny;
il mio pensa agli altri per aiutarli nelle difficoltà,
per aiutarli ad essere felici, farli sorridere.
Il mio è super romantico
e gli piace esprimere i suoi sentimenti.
Il mio batte forte per gli amici
e augura un mondo di bene a tutti.
Il mio batte per tante cose, ma soprattutto per la...pizza !
E Kevin ?
Ha un cuore grande che batte forte per il disegno e la
pittura.
Pensate : lo ha disegnato,
poi con cura colorato
e messo al centro di un quadro, su un campo di fiori !
LA TERZA ONDATA di MULCAHY BERGAMINI Gabriella (USA)
Fino a ieri ero
un filo d'erba
irrigidito di ghiaccio.
Fino a ieri era
un filino d'erba
irrigidito dal ghiaccio.
Oggi
tutto è cambiato
ma solo il trillo degli uccelli
ci verrebbe ad annunciare
una primavera che
ancora non c'è.
L'inverno lungo
non ne ha lasciato
la speranza
aspettiamo un po' di fiori.
E così ancora
vivremo.
CHISSA' di POROTTO Raffaella (Novi Ligure)
Chissà
se verrà il tempo delle lacrime
dopo questo delle risa.
Se accoglieremo preoccupazione
e cura dell'altro
o
invece
ci guarderemo distratti
e precocemente annoiati.
Se l'abbraccio
di spalle
annuncerà la tenerezza
prima del bacio sulla nuca
e le braccia
nel letto
ci proteggeranno previdenti
contro il refolo freddo del mattino.
Chissà
se avremo il tempo di contare i nei
sul corpo dell'altro
e riconoscere i difetti che
forse
avremmo imparato ad amare.
Gli amori tardivi
hanno il tempo breve
delle parole che non riusciremo a dirci
del rancore che non riusciremo a nutrire
e poche ore per concordie rinnovate.
ACCADRA' di RELLA Guido (Salerno)
Accadrà di certo
tutto quello che si sogna
sui cuscini che odorano di bucato;
tutto quello che si legge
sul soffitto della cameretta;
tutto quello che entra dalla finestra
per uscire, poi, dalla porta.
Accadrà di certo
con i sorrisi timorosi di mamma,
con gli sguardi seri di papà,
con le parole lette sopra i libri
che tracciano segni precisi.
Accadrà di certo
ogni cosa così come sperata,
così come disegnata nel pensiero,
con le candele che crescono
su torte sempre più dolci.
AMORE ETERNO di RIVA DE ONESTIS Luciano (Tortona)
Ricordo ancor le parole d'amor
quelle che mi dicesti in quel giorno di sol.
Serena sussurravi "Non devi soffrir"
perché quello che nasce morir dovrà un dì,
e io sono come quel fiore a fine stagione
ma quando partir dovrò lascerò il mio amore.
Così s'involò il mio piccolo fiore
lasciando carezze e dolci parole
che danno conforto e balsamo al cuore.
Ma so che una notte una stella cadrà
verrà a cercarmi e mi troverà.
Senza indugi la seguirò,
mi porterà dal perduto mio amor
così la pace ritornerà al cor.
Nell'infinita cerchia lunare
continueremo insieme a sognare
e il nostro amore per sempre vivrà
nel giardino stellato dell'immensità.
Ricordo ancora le parole d'amor
quelle che mi dicesti in quel giono di sol.
SORRIDI, SORRIDI ANCORA di RIVA DE ONESTIS Luciano
(Tortona)
Se in mezzo a tanta gente
ti senti persa e sola
scaccia presto la tristezza
e sorridi, sorridi ancora.
In ogni cielo sereno
una piccola nuvola vola
ma c'è sempre un nuovo sole
che al vento l'abbandona.
Rimani come sei
ti prego non cambiare
vedrai che senza avviso
l'amore ti cercherà,
tu sei come farfalla
che vola ancor smarrita
in cerca del suo fiore
col nettare della vita.
Sorridi, sorridi ancora
e tra la gente non ti sentirai più sola
dai colori ai tuoi valori
e vedrai che nel tuo cuore
rinascerà il magico splendore,
l'arcobaleno dlel'amore.
UNA CADUTA (CON BUONA PACE DI DANTE) Di Savio
Andrea (Torino)
Nel mezzo del cammin di questa via
mi trovai a guardare in alto
mentre lo piede cadea in una sorte ria
portandomi a incontrar messer asfalto
e la meta allo seder mio fu dura:
caddi come corpo cade dall'alto.
Fu come quando ‘l cor più si spaura:
la sorpresa, il dolor e il mutamento oscuro
ch'a un tratto nessuna certa è sicura!
Dall'impaccio mi trasse un sicuro
grido: "Oh grullo! Che tu fai costì a terra?"
Lì, lento e impacciato come un paguro,
con la sorpresa ancor sulla pelle,
alzai lo sguardo a riveder le stelle.
IO E TE ... UN UNICO SORRISO di VECCHIONE Marica
(Tortona)
"Come fai ???"
Sinceramente non lo so
so che ci sto mettendo il cuore
un biglietto di andata e uno di ritorno
e quando accade è il tuo giorno
e non puoi farci nulla...così deve essere.
Ciao Mà...il tuo solito saluto...stavolta l'ultimo.
E allora accetti tutto
...i miei pensieri il mio modo di affrontare tutto non coincide
con quello di tanti...
non importa proseguo la mia strada
le nostre anime lo sapevano
le nostre strade si sono incontrate
le nostre strade si sono divise
e ora proseguono nell'"oltre"
tutto si trasforma...
in un arcobaleno...
in un sorriso...
APPENA POSSO di VERTUANI Veruska (Aprilia)
Tè caffè
una tazza una tazzina
appena posso le avvicino
per stare insieme, me con te.
Tolgo dalle nuvole
i venti di tempesta
appena posso li soffio in una unica luce
che innaffi la rosa e i nostri baci.
Il pranzo la cena
I giorni, l'amore
appena posso li scrivo
sul libro dei sogni, per non scordare il volto
col quale chiamarti.
Cosa è successo all'alba ?
Il cuore che avevo ieri notte
era sul davanzale, pane lieve
non ho fatto in tempo a dire appena posso
che è volato via, in cerca della nostra storia
tra i riccioli delle tue carezze.
IL FARO di VIOLA Elena (Bosco Marengo)
Ho attraversato duemila viali pieni di nebbia
io non mi trovo
se svolti l'angolo magari troverai
qualcosa che nel tuo passato non ha mai vissuto
io non ricordo questa strada
e nei tuoi occhi c'è qualcosa
il giorno in cui non ci siamo mai incrociati svoltando
l'angolo.
Adesso è buio
i miei occhi sono in mezzo al mare
guarda le luci lungo la costa
quindi attacca le luci alle reti e fanno addobbi a festa
che l'estate deve ancora venire
che nel sogno di sta notte siamo al mare e le strade sono
tutte in discesa
e non ci sono più angoli da svoltare.
RACCONTI
31 DICEMBRE di ARBASINO Maria Teresa (Tortona)
Quella notte di San Silvestro sarebbe stata molto amara.
Nulla che la attirasse alla tv. Anche il libro che stava
leggendo sembrava respingerla. Poteva chiudere gli occhi e
rassegnarsi a pensare. E solo pensieri dolorosi.
Ben presto un brusio dal corridoio, in sordina, poi più netto,
la spinse ad avvicinarsi e scoprire, nella stanza lontana, la
tavola imbandita e luci intermittenti che sembravano
ammiccare. Dalla cucina, lo scalpiccio dei piedini dei bimbi
di casa che si rincorrevano, le manine festanti, i gridolini di
gioia...
Al mattino si svegliò serena, non più sola: cari vecchi ricordi
le avevano tenuto compagnia.
CIAO CAMPIONE di BORILE Stefano (Levico Terme)
"Ciao campione sei una forza": "Ciao zio, a domani". Pochi
giorni, e poi la triste realtà Hospice ! Un altro ospedale, ma
terminale.
Entrai con rabbia. Ad accoglierci un sorriso e una stretta di
mano forte, che non lasciava posto alla compassione, ma
alla dignità delle persone, cosa da difendere all'infinito.
Respiravo quei momenti finali guardando il suo volto, per
non dimenticare nulla.
Ringrazio tutti per avermi fatto capire cos'è la
comprensione umana.
Così il flusso della vira, un cammino in avanti con nuove
scoperte, nuovi dolori, nuovi ricordi e la voglia di respirare
a pieni polmoni ogni suo attimo.
MI SEMBRA TROPPO di BRUSASCO Massimo (Fubine)
Pronto, buongiorno, mi riconosce ? Sono il sequestratore di
sua moglia, quello che le telefonò lunedì per chiedere un
milione di euro di riscatto, che martedì le disse che mi sarei
accontentato di mezzo milione, che mercoledì optò per 200
mila euro, giovedì scese a 100 mila e venerdì ha di nuovo
proposto 100, ma non mila, proprio 100 e basta. Senta, lei
ha ragione a dire che sua moglie cucina male, non sa fare le
pulizie, parla incessantemente, occupa il bagno e non è
neanche tutta sta bellezza, però che adesso debba pagare
io per restituirgliela francamente mi sembra troppo.
VIAGGIO NEL SECOLO SCORSO di CAREZZANO Marcello
(Tortona)
Chi siamo noi che abbiamo visto un pezzo di 900, cosa
sappiamo del secolo breve, che posto avrà nella storia,
quale cammino ci aiuterà a capire cosa siamo diventati ?
Inizio dalla forza del "quarto stato", e poi la grande guerra
bagnata dal sangue dei poveri, neri squadristi in marcia, la
seconda tragedia, il fumo gelido di Auschwitz, l'Italia che
resiste, l'Italia che rinasce.
E Gandhi e Luther King e la primavera di Praga e via...subito
sulla bianca luna: ignara e posseduta.
E piombo...troppo, da Milano a Bologna volando per Ustica;
in mezzo Moro, Pertini, la questione morale dimenticata...
UNA FOTO di COCCIA Daniela (Viguzzolo)
Ti ricordo in quella posa: in questa foto ritrovata era
sicuramente estate, sei elegantemente in canottiera,
l'ombra sul marciapiede, in piedi, a fianco del camioncino
della ditta dove lavoravi e su cui salivo felicissima quando
mi venivi a prendere per portarmi con te. L'espressione del
viso sembra provocatoria, la mano sinistra, il braccio teso, è
appoggiata al tetto del furgone, la destra tiene tra le dita
l'immancabile sigaretta. Sorridi ironico, ti vedo, e tra un
colpo di tosse e l'altro "spari" le tue battute da giullare,
come ti piaceva essere considerato. Ti dedico cento parole,
papà, non una di più.
SEI TU...AMICO MIO... di FANTONE Matteo (Tortona)
Mi manchi...sei vivo, lo so. Sento i tuoi passi che vanno e
vengono incontro a me, i miei pensieri, i miei ricordi, la mia
anima piena di te...
Cancelli orme, castelli, giochi fuggevoli di estati passate in
tua compagnia...amico di giorni e notti in cui mi hai dato
vita, amore, morte...
Sei tu che mi manchi amico mio forte, impetuoso, presente
anche se distanti...invisibile agli occhi, ma sempre nel mio
cuore...
Tante volte mi hai portato lontano dal porto sicuro e mi hai
riportato a terra, sano e salvo, anzi più ricco...
Passerà questo freddo e tu ci sarai, mare mio...
NOTTE DI SAN LORENZO di GIANNO Tommaso (San
Benedetto del Tronto)
Seduto su uno scoglio guardavo il mare scuro. La notte era
calma. Nel cielo guizzi luminosi ricordavano che era la notte
di San Lorenzo. Espressi un desiderio. D'improvviso una
stella cadde nel mare. Una giovane cernia venne a galla e
espresse il desiderio di diventare umana. E così fu. Accanto
a me, sullo scoglio, comparve una giovane ragazza. Il mio
desiderio aveva preso forma, proprio come quello del
pesce. Cominciammo a parlare di noi e poi ci baciammo fino
al mattino dopo, quando il sole mi svegliò. La ragazza era
svanita e io, da quel giorno, non mangiai più pesce.
LEI NON SAPEVA di GIUNI Marinella (Voghera)
"Ma tu lo sapevi?"
"Sì, lei mii ha chiesto di non dirtelo. Sapeva che ne avresti
sofferto e mi sono prestato ad una piccola omissione".
"Omissione? Questa è una bugia in piena regola. Non lo
perdonerò né a te né a lei":
"Bugia, omissione. Che importanza ha, cara Anna?".
"Credi forse di sentirti innocente, così? Non hai saputo
prendere la responsabilità o, come la chiami tu, della tua
omissione! Ha ripreso a bere in modo smodato ed io, sua
madre, non lo devo sapere?".
"Se tu avessi preso coscienza delle tue omissioni, sapresti
adesso molto di più!".
NONNE di MAGNONE Anna Maria (Tortona)
Nelle solitarie giornate invernali la mano rugosa della nonna
mi accarezzava, quelli erano i momenti più attesi, seduta
sulle sue ginocchia vicino al fuoco mi raccontava piccole
fiabe...incominciava, frugando nel suo bagaglio di ricordi,
facendo volare il filo della mia fantasia.
Quando nel racconto succedeva qualcosa di triste, con un
lembo del grembiule mi asciugava le lacrime, avvolgendomi
per darmi calore e dalla sua tasca spuntavano piccole
caramelline di zucchero...che tenerezza infinta.
Racconto quelle antiche storie, che porto nel cuore, a mio
nipotino Riccardo, ai suoi compagni di scuola e, nonostante
la tecnologia, riscuotono molto successo.
DEL VOLO SENZA PAURA di MALVICINI Giulia Angelica
(Alessandria)
Stai cadendo giovane Icaro.
E' così che si conclude la dolce ebbrezza del volo?
I venti deridono la tua folle incoscienza mentre agiti invano
le ali che si sciolgono come cera. Il sole tanto bramato e
artefice della tua disgrazia, resta a guardare. Ma non
rimpiangi la tua avventatezza. Ti senti più vivo in quei brevi
istanti che da quando sei al mondo. Prigioniero del labirinto
anelavi ancora una volta la vista del cielo e ora ti sei
realizzato. Allora ridi, sciocco, quando la realtà attorno a te
prende fuoco. Grida disperato, tu o padre dedalo. Ti
accoglie, compassionevole, il mare.
UNO DA CINQUE LIKE di PALCHETTI Daniele (Viareggio)
- Ha cercato di farsi riassumere, ma non ce l'ha fatta
- Ci credo, chi vuoi che lo voglia uno così
- Ai suoi tempi andava forte
- Seh...prima che gli scappasse la moglie
- E va bè, mica è stata colpa sua. Se quella non trovava...
- Comunque ormai è spacciato. Lo vedo già in coda alla
Caritas
- Bisognerebbe far qualcosa per aiutarlo, invece di star
qui a criticare
- Ormai è spacciato ti dico. E' uno da cinque like
- Cosa?
- Quando posta qualcosa su Facebook non prende mai
più di cinque like
- E allora?
- Allora è inutile perderci tempo.
BMI di PERRONE Stefano (Ovada)
BMI. Body Mass Index, indice di massa corporea. E' il
rapporto fra il peso (in chili) e il quadrato dell'altezza (in
metri)
Se inferiore a 25 e maggiore di 19 il peso è nella norma.
Il mio BMI è 26. Sovrappeso.
Mi metto a dieta, mi alleno in palestra.
Adesso il BMI è 22, sono magro e in forma. Chiamo Oksana
ci diamo appuntamento a mezzanotte.
Viene dalla Transilvania, mi sembra, e vuole farmi un dono.
Quando diventi un non morto ti tieni il fisico che avevi da
umano: e non avevo nessuna voglia di passare l'eternità da
vampiro obeso.
DENTRO E FUORI di POROTTO RAFFAELLA (Novi
Ligure)
Era il tempo del "Come va?"; di "Bene...credo" in timida
risposta.
Tempo di gambe annoiate, di mani stanche di nulla, di
orecchie disabituate alla porta che si apre.
Tempo dove accomodare vecchi pensieri in poltrona,
dove accoglierne di così nuovi da non sapere di averli.
Un tempo restio a farsi futuro, dove chi se ne andava,
stupito, non sapeva bene perché e dove navigare.
Un tempo dove il Fuori diventata un Dentro colmo di
pensieri, immagini, poesie, teatro in uno spazio privato.
E se quel tempo è passato senza lasciare segno è un
peccato sia passato per nulla.
IL CAPPOTTO DI CAMILLA di PREMOLI MONTI Luciana
(Roma)
Siamo nell'autunno 2040. E' una fresca giornata di
ottobre e Camilla recupera in soffitta un vecchio
cappotto in disuso. In una tasca compare uno
straccetto bianco stropicciato, è quello che resta dii una
mascherina sgualcita. Ma davvero, si domanda Camilla,
questo piccolo cencio ci ha protetto salvandoci dalla
terribile malattia che ha devastato il mondo? Ma sul
serio abbiamo vissuto questo angoscioso momento?
Camilla ripensa con affetto e nostalgia al nonno amato,
morto di COVID, poi scacciai tristi ricordi, butta via la
mascherina, si infila il cappotto e contenta esce
sorridendo per godersi la bellissima giornata.
ZENA di RAPETTI Franca (Tortona)
Genova, bellissima città dove ho avuto la fortuna di
essere nata, un centro storico particolare, ogni angolo
veramente unico, stupendo in una riviera incantevole.
Ma la vita non è un binario unico, infatti ad un certo
punto c'è una svolta importante, vengo a vivere a
Tortona con un clima diverso dalla Liguria dove la
fioritura non conosce inverni.
Nel vivere a Tortona mi capita una cosa "meravigliosa":
trovo l'amicizia vera, profonda, un gruppo di signore
piacevolissime, intelligenti, colte, simpatiche; sono
diventate mie amiche, hanno reso la vita molto
piacevole, è il caso si dire viva le amiche!
LA VERITA' di RELLA Guido (Salerno)
Ha tentato di sedurmi per tutta la notte con insistenza.
Io ho resistito scacciandola più volte. Lei non ne voleva
sapere del mio rifiuto e tornava alla carica. Io le ho
voltato le spalle, rifugiandomi sotto le coperte per
sfuggirle. Lei non si dava per vinta. Mi voleva. Ero per
lei fonte di sopravvivenza. Mi sono battuto per tutta la
notte: lei non mi ha posseduto.
Al mattino, stanca e vuota, si era finalmente arresa. E'
stato un attimo di pazzia, questa è la pura verità: mi
sono precipitato su di lei e schiacciata sul muro,
maledetta zanzara.
LA VITA CONTINUA DIVERSAMENTE di ROVELLI Maria
Rosa (Tortona)
Ho vuotato cassetti e appeso ad ogni parete fotografie
di noi, di come eravamo cinquanta anni fa.
Quando la schiena duole per allacciarti una scarpa e
farti la barba mi stanca, alzo gli occhi e ti vedo: bello
come il sole, solido come una quercia e insieme
sorridiamo al futuro...ai nostri figli amati e cresciuti con
passione.
Allora trovo il senso e la forza.
Tiro un calcio all'ultimo cassetto, strapieno di referti,
terapie, vita normale interrotta da dieci anni.
Incollo lo sguardo alle nostre foto e salgono dal cuore
un grazie e una preghiera.
La vita continua diversamente.
NEVE di SCOTTI Simona (Tortona)
Stamattina, inattesa, la città era ricoperta di neve. Il
silenzio che solo la neve ancora immacolata riesce a
diffondere avrebbe dovuto farmi capire. Invece ero
rimasta sveglia, rannicchiata nel letto a rimuginare si
uno sgarbo subito. Non riuscivo a togliermelo dalla
testa, stavo malissimo, sia per lo sgarbo, sia per non
aver saputo reagire. Dovevo affrontare la cosa,
parlarne, chiarire di persona. Ora, tutta quella neve mi
spiazzava. Non avrei potuto togliermi quel peso. E
intanto la neve ricopriva anche me, rendendo tutto
silenzio. In fondo, ripensandoci forse non era uno
sgarbo, giusto un malinteso. In realtà non ricordo
bene...
IL MOSTRO di SPARPAGLIONE Marina (Tortona)
Era un corso per costruire pupazzi di cartapesta:
credevo nella forza traumaturgica del lavoro manuale.
Tutti i partecipanti erano insegnanti elementari. Io ero
l'aliena. Loro avevano uno scopo didattico, una meta,
l'idea di uno spettacolo finale.
Una delle ultime giornate, ammirando alcuni dei lavori,
notai un'inquietante somiglianza di ogni pupazzo con il
suo creatore. Lo dissi. Allora il maestro, sorridendo: "Il
primo è sempre così, generi te stesso...".
Io avevo fatto un'enorme faccia blu, un mostro. No,
non ero io.
L'ultimo giorno, portammo a casa i manufatti. Mio
padre, alla vista del capolavoro, scoppiò a ridere e
disse: "Tè ti!".
L'AMORE di SPARPAGLIONE Marina (Tortona)
Si incontravano tardissimo, all'ultima uscita coi cani.
Loro due scendevano con un basset-hound bavoso, lei
invece accompagnava il suo meticcio.
Quella coppia la incuriosiva. La madre: tentativi
maldestri di celare l'età abiti sgargianti, ma smanicati
ed impietosi, trucco pesante. Il figlio: uno strampalato
bamboccio di mamma, tenero ed affettuoso.
Si salutavano sempre, scambiavano due frettolose
parole, mentre i loro cani si annusavano il posteriore in
segno di rispetto.
Solo quel gesto, una sera, le fece scoprire con vergogna
il suo pregiudizio: in lontananza, vide lui prendere
teneramente la mano di lei e poi sporgersi per un lieve
bacio sulla bocca.
SEZIONE NARRATIVA
1° PREMIO
L'INVENTA STORIE INSONNE
di Anna Maria Maffezzoli di Garda
Buongiorno, posso chiederle un piacere?
Mi avvisa quando arriviamo alla fermata. Ho paura di addormentarmi.
Perché dormire alle sette di mattina?
Vede io soffro di insonnia cronica. Il fatto è che di notte tutto diventa così tragico. Ogni malessere diventa qualcosa di irreparabile. Sa cosa faccio prima che mi arrivi tra capo e collo qualche grave malattia? Mi invento un racconto. Prendo cento parole. Gioco con loro, le unisco con le congiunzioni più originali. Sa, son le parole che inventano la storia. Vivono di vita propria e mi incantano. Poi mi addormento e sogno.
Perché mi scuote?
Ops , stavo dormendo !
SEZIONE POESIA
1° PREMIO
IL SOLE DELL'ALBA di Ottavio Pilotti di Tortona
Tu non conosci il sole dell'alba
forse talvolta distrattamente
assapori i sanguigni colori
della sera – verso la pace – verso
l'ora raggelata – lente pennellate
si stendono furtive.
Il sole dell'alba colpisce
uomini e cose dalla parte
opposta e come ardito
seduttore svela
epifanie – infonde
coraggio per le sfide del mattino
ti rivela il lato segreto
delle parole – dei volti che vedrai –
e ti sembra che il giorno non debba
finire mai – lunghissimo – invitante,
prima di sera potrai
voltare il mondo – ma intanto
il raggio sale e devi andare verso
il tuo destino, forse ora
meno incerto, possibile, sicuro.
SEZIONE NARRATIVA
2° PREMIO
RACCONTO EROTICO
di Marina Sparpaglione di Tortona
Già a metà concerto il vestito leggero e trasparente che indosso aderisce scandalosamente alla mia pelle sudata. Il locale è troppo piccolo ed il fumo si è fatto denso.
Balliamo. Partono gli assoli rock dei componenti della band. Delirio.
Una fitta in mezzo ai seni, dentro la scollatura. Di sicuro un mozzicone, magari di una canna, sfuggita a qualcuno. E' buio, forse il vestito è bruciato.
A casa, sfinita, mi spoglio. Un tintinnio: un plettro a terra, marchiato "Afterhours". Il tizzone ardente lanciato dal palco. Sento allora le mani di Manuel, o di Rodrigo, o di entrambi sui miei seni.
SEZIONE POESIA
2° PREMIO
CERCANDO SORRISI
di Franco Bonatti di Desenzano del Garda
La vita appesa ad un filo
senza un briciolo
di speranza
sembra voler fuggire
lontano.
Un sorriso cercato
in visi senza bocca
nascosti da
mascherine.
Occhi che sembrano
ricercare valori perduti:
vagano alla ricerca
di una sottile speranza.
Speranza che si perde
nel buio della notte
ti avvolge per trasportarti
nell'immensità dell'universo.
Forse all'orizzonte
spunterà un tepido sole
e una nuova alba
ci porterà
in un'oasi di pace:
dove finalmente
si ritroveranno
gli abbracci perduti.
Abbracci persi
ma nutriti di quella speranza
che non ci ha mai
abbandonato
e che vorremmo ritrovare
in fondo al viale.
SEZIONE NARRATIVA
3° PREMIO
ORESTE
di Alberto Favaro di Favaro Veneto
Lunedì mattina.
Come sempre, il mio bar è già pieno.
Perché? Credo perché preparo degli ottimi cappuccini.
"Ciao Oreste! Il solito? La mamma come sta? Capisco, è dura, ma tu sei stato tanto forte, amico mio".
Oreste, da quando ha perso il lavoro, passa le giornate in casa ad accudire la madre.
Venire da me è il suo unico svago.
Io so che sua madre è morta, ma parlare lo aiuta.
E, col tempo, gli farò superare questo momento.
Se si può aiutare una persona, perché non farlo?
Forse non è merito del cappuccino se il mio bar è sempre pieno.
SEZIONE POESIA
3° PREMIO
TU SEI
di Alessia Ardu di San Salvatore Monferrato
Pensieri, parole lontane, gli occhi
sorridono, ma io non so immaginare il tuo
volto, nascosto da una maschera.
Quello che so non lo conosco,
quello che conosco è niente in confronto a
quello che vorrei sapere di te.
Ci sono io, ci sei tu,
in questo mare di parole non dette
sentimenti persi nel vuoto del giorno.
Ti vivo, ti sento, percepisco la tua forza
ma non me la mostri
ti accomodi nel letto della mia dolcezza
mi prendo cura di te e della tua maschera,
sorridiamoci col cuore e amiamoci con i denti.
La tua fame è la mia.
PREMIO FUORI CONCORSO SEZIONE RACCONTI
UN FIORE ARANCIONE
di Marina Sparpaglione di Tortona
Si cenava, elegantissimi, nell'enorme salone dell'albergo di montagna. A servire, molti giovani, provenienti dalla vicina casa alberghiera.
Per un raffreddore, una sera mi portarono un'arancia.
Il ragazzo, con maestria, senza mai toccare il frutto, operò dapprima sulla scorza arancione, formandone una spirale infinita ed ininterrotta, poi fu la volta della sottile pellicola degli spicchi, disposti infine nel piatto a formare un fiore. Ipnotizzata dalla magia, mangiai il fiore arancione.
La sera successiva ordinai un'arancia. Mamma fece un gesto al ragazzo, che portò il frutto al tavolo e corse subito via.
Fu così che mi rassegnai ad un più umile dessert.
PREMIO FUORI CONCORSO SEZIONE POESIA
PICCOLI RICORDI
del Gruppo MINIFAL di Tortona
Da bambino mi vestivo da girasole
con i petali gialli tutti intorno al corpo
un cerchio marrone sulla pancia
e un cappello giallo posato della testa
mentre dalle scarpe spuntavano foglie verdi e brillanti.
Io invece ero un piccolo Arlecchino
con l'abito fatto di pezze di tanti bei colori:
il bianco delle nuvole, l'arancio delle margherite,
il verde dei prati, il blu delle onde.
In testa un cappello rosso, rosso come l'amore.
Io mi vestivo da Barbie ballerina:
un abito a pois, una camicia rosa.
E viso un trucco leggero con i brillantini sotto cui spuntava...
un bellissimo sorriso!
Premiazione vincitori 8 Giugno 2021
Concorso letterario
100 PAROLE
PER UN SORRISO
Narrativa e Poesia
La giuria ha valutato i testi pervenuti e ha designato i finalisti, che verranno avvisati tramite mail.
La premiazione avverrà
il giorno 8 giugno 2021
alle ore 18.00 a Tortona
presso il cortile
del Chiostro dell'Annunziata.
I nominativi dei vincitori saranno
pubblicati su www@associazionecucchi.it e sulla pagina Facebook
dell'Associazione Enrico Cucchi
CONCORSO LETTERARIO DI NARRATIVA E POESIA
100 PAROLE PER RACCONTARE
CONCORSO LETTERARIO DI NARRATIVA E POESIA
L'Associazione "Enrico Cucchi" indice un concorso letterario di scrittura creativa per racconti e poesie a tema libero.
100 PAROLE PER RACCONTARE
Si partecipa con un racconto o con una poesia, composti da 100 parole, escluso il titolo.
Il testo deve essere originale.
Non sono ammesse opere premiate in altri concorsi.
Ogni autore può partecipare ad entrambe le sezioni.
Le opere dovranno pervenire all'Associazione, entro il termine improrogabile del 28 febbraio 2021 rispettando le condizioni del presente bando e del regolamento del concorso, con le seguenti modalità :
- A mezzo posta elettronica all'indirizzo: segreteria@associazionecucchi.it
Inviare 2 copie del testo (formato PDF) in due distinti allegati mail. Una copia dovrà contenere il titolo, il testo e la sezione di appartenenza dell'opera. L'altra copia dovrà contenere il titolo, la sezione di appartenenza dell'opera e i seguenti dati dell'autore: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, indirizzo mail, recapito telefonico. Nell'oggetto della mail si dovrà specificare "Concorso letterario 100 parole per un sorriso" con l'indicazione della sezione di partecipazione.
- A mezzo posta ordinaria all'indirizzo: ASSOCIAZIONE ENRICO CUCCHI – Via Carlo Mirabello n.25 – 15057 Tortona (AL)
Inviare una busta contenente due buste chiuse: nella prima busta inserire il testo accompagnato dal titolo e dalla sezione di appartenenza, nella seconda busta inserire i seguenti dati dell'autore: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, indirizzo mail, recapito telefonico.
Per gli autori minorenni si richiede la firma d'autorizzazione alla partecipazione di entrambe i genitori o del tutore legale, tramite liberatoria (come da allegato).
L'iscrizione al concorso è gratuita.
Gli autori conservano la piena proprietà delle opere e concedono all'Associazione "Enrico Cucchi" il diritto di pubblicarle a fini benefici, senza richiedere alcun compenso.
I racconti e le poesie che partecipano al concorso saranno valutati in forma anonima da una giuria qualificata nominata dagli organizzatori.
Verranno premiati i primi tre racconti e le prime tre poesie.
Gli autori premiati saranno avvertiti via mail o telefonicamente.
La premiazione dei vincitori del concorso avverrà ad una data da destinarsi, nell'ambito della "Festa di Santa Croce," con modalità che saranno stabilite in base ai criteri sanitari vigenti.
Le opere non saranno restituite e, previo benestare degli autori, saranno custodite nell'archivio dell'Associazione.
In base alla vigente normativa sulla privacy gli indirizzi e i dati personali dei partecipanti verranno utilizzati esclusivamente ai fini del concorso.
Concorso letterario rivolto a tutti
La scadenza per l'invio delle opere è fissata per il giorno 28 febbraio 2021.
Il regolamento del bando è reperibile su: www@associazionecucchi.it
pagina facebook dell'Associazione "Enrico Cucchi"
INFO: segreteria@associazionecucchi.it
ASSOCIAZIONE ENRICO CUCCHI
VOLONTARI PER LE CURE PALLIATIVE
CONCORSO LETTERARIO
100 PAROLE PER UN SORRISO
NARRATIVA E POESIA
LIBERATORIA
TITOLO DELL'OPERA__________________________________________
SEZIONE DI APPARTENENZA ___________________________________
AUTORE MINORENNE _________________________________________
DATI ANAGRAFICI SDEI GENITORI I DEL TUTORE DELL'AUTORE MINORENNE
Nome e Cognome del padre
Data di nascita
Codice fiscale
Indirizzo
Telefono
Nome e Cognome della madre
Data di nascita
Codice fiscale
Indirizzo
Telefono
Nome e Cognome del tutore
Data di nascita
Codice fiscale
Indirizzo
Telefono
Luogo e data
Firma
Per sostenere l'Associazione basta effettuare un versamento sul conto corrente bancario:
n° 42224473
c/o BPER Banca - Sede di Tortona piazza Duomo
IBAN IT 31 H 05387 48670 0000 4222 4473
oppure
n° 012789
c/o Banco BPM - Sede di Tortona
IBAN IT 07 G 05034 48670 0000 0001 2789
Se vuoi destinare il 5 per mille nella prossima dichiarazione dei redditi, metti la tua firma nell'apposito riquadro "Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative.." e scrivi il numero di Codice fiscale della Associazione:
94012020064
L'Associazione non effettua la raccolta fondi "porta a porta", cioè non ha incaricati che vanno di casa in casa a raccogliere contributi. Nel caso dovesse succedere, stanno tentando di truffarvi.
Denunciate subito la truffa chiamando la polizia (113) o i Carabinieri (112) e l'Associazione.
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